Spesa pubblica in educazione: Italia ultima in UE
Tag: Istruzione
L’Italia investe solo il 7,9% della spesa pubblica in educazione, un dato inferiore a quello degli altri Paesi Ue. Al di sotto della media europea (10,2%) altri 7 Stati, tra cui Grecia, Germania, Romania, Francia. I maggiori livelli di spesa si registrano invece a Cipro e nei paesi baltici: Lettonia, Estonia e Lituania. È quanto emerge dal report settimanale dell’Osservatorio povertà educativa #Conibambini, a cura di Openpolis e Con i Bambini. Di seguito un estratto del rapporto.
In proporzione alla spesa pubblica totale, il Regno Unito è il Paese che ha speso di più in istruzione nel 2017 (11,3%), nonostante abbia registrato la maggiore riduzione dal 2017 al 2018. La spesa in educazione risulta aumentata non solo in Germania (34 miliardi in più), ma anche in Francia.
Un altro indicatore significativo riguardo la spesa per l’istruzione è la percentuale di Pil che ogni Paese destina a questo ambito. La spesa media dei paesi Ue per l’educazione, come percentuale del Pil, è del 4,6%. Una soglia mai raggiunta né dalla Germania né dall’Italia, che nel 2017 si ritrova all’ultimo posto a quota 3,8%. Tra i grandi Paesi Ue, la Francia spende la maggior quota di Pil in istruzione nel 2017 (5,40%).
Durante i primi anni di crisi economica, dal 2009 al 2012, la spesa italiana per l’istruzione è diminuita drasticamente: 7 miliardi circa in meno nel giro di tre anni. In seguito il livello si è mantenuto piuttosto stabile, intorno ai 65 miliardi all’anno, che nel 2017 aumentano a 66. Una variazione positiva ma molto limitata.
In Italia è diminuita la spesa pubblica per scuola secondaria e università
Su conibambini.openpolis.it è possibile approfondire l’argomento, con dati e mappe sui maggiori Paesi dell’Ue.
L’Osservatorio #Conibambini, realizzato da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, fornisce dati e contenuti sul fenomeno in Italia nella modalità di data journalism, in formato aperto e sistematizzati, per stimolare un’informazione basata sui dati. L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti originali.
Il report completo è disponibile in formato pdf