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Due bilanci e due differenti metafore per comunicarli, ma stesso messaggio: la necessità di fare squadra come cifra di un cambiamento possibile, come modello di intervento nel contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile in un caso e favorire lo sviluppo del nostro Sud nell’altro. Fondazione Con il Sud e Con i Bambini hanno presentato i rispettivi bilanci con i risultati raggiunti, illustrando soprattutto una visione del Paese che, al di là dei dati quantitativi, è orientata a rafforzare percorsi di coesione sociale, valorizzando esperienze e reti di buone pratiche. Con i Bambini, in meno di due anni ha promosso 3 bandi (uno ancora in fase di valutazione) interessando circa 20.000 organizzazioni tra terzo settore, istituti scolastici ed enti pubblici, 166 progetti approvati e 240.000 minori interessati, oltre 135,5 mln di euro erogati, complessivamente 360 mln di euro per tre anni per sostenere interventi sperimentali e di comunità grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile (nato nel 2016 da un accordo tra Fondazioni di origine bancaria, Forum Terzo Settore e Governo). L’impresa sociale Con i Bambini è stata costituita nel giugno 2016 per attuare il Fondo ed è interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud.

Il bilancio è disponibile su www.bilanciodimissione.it

Fondazione Con il Sud: in undici anni 1.100 progetti sostenuti con oltre 191 mln di euro di risorse private, 6.000 organizzazioni coinvolte (80% Terzo settore e 20% enti pubblici e privati), oltre 320.000 “destinatari” diretti coinvolti (40% studenti), 8.000 collaborazioni tra non profit, pubblico e privato avviate nei territori, oltre 160 nuovi soggetti giuridici nati nell’ambito dei progetti. Il 2017 si è chiuso con un avanzo di esercizio di circa 23 mln di euro e con un patrimonio netto di oltre 416 mln di euro. Per le attività 2018, a disposizione 17,5 mln di euro. La Fondazione è nata nel novembre 2006 dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato per promuovere percorsi di coesione sociale favorendo lo sviluppo del Sud Italia.

Per il suo primo Bilancio, Con i Bambini ha scelto la metafora calcistica e lo slogan “Facciamo squadra”, con una sintesi del breve percorso di missione racchiusa in un album di figurine, dove i giocatori sono i ragazzi, le scuole, le famiglie, le organizzazioni del terzo settore, le fondazioni, le istituzioni locali (la “comunità educante” dei territori) e le squadre i singoli progetti messi in campo. Tre campionati non competitivi, come i bandi (Prima Infanzia 0-6 anni, Adolescenza 11-17 anni, Nuove Generazioni 5-14 anni) e la speranza di vedere tanti gol! Buone pratiche da condividere e incentivare, anche attraverso la promozione di una riflessione su tre concetti che hanno un forte significato per il futuro dei nostri giovani e del paese: periferie, povertà educativa, comunità educante. Attorno a queste parole sono stati promossi la manifestazione nazionale itinerante #ConiBambini – Tutta un’altra storia, che ha fatto tappa in diverse città italiane per incontrare e ascoltare le comunità educanti, e l’omonimo contest letterario gratuito rivolto agli studenti delle scuole che ha visto in Giuria gli scrittori Carlo Lucarelli, Chiara Gamberale, Giovanni Tizian e Manuela Salvi. A ottobre è previsto un evento finale per restituire quanto raccolto con un incontro aperto con istituzioni, promotori, scuole e ragazzi. Da oggi inoltre sarà possibile scoprire i progetti selezionati da Con i Bambini grazie al portale percorsiconibambini.it, il network delle buone pratiche, che nelle prossime settimane si popolerà di tanti blog quanti sono i progetti, per condividere idee e scoprire le storie di contrasto al fenomeno della povertà educativa.

La Fondazione Con il Sud per il suo decimo Bilancio di Missione si affida alla metafora del gioco delle carte con lo slogan “Con il Sud, l’unico azzardo possibile”, come sfida non solo del Mezzogiorno ma dell’intero paese. Non a caso l’immagine del poster che accompagna la sintesi di bilancio è la foto della celebre partita a carte tra Pertini, Bearzot, Zoff e Causio, con in primo piano la coppa appena vinta ai mondiali di Spagna ‘82 e la frase “Giochiamoci le carte giuste per l’Italia”. Nonostante la vittoria del 2006, è quella l’impresa che resta più impressa nell’immaginario collettivo. Un tempo che forse oggi appare lontano, un Paese più unito, in cui le istituzioni godevano ancora dell’ampia fiducia degli italiani e che, con sacrificio e gioco di squadra, raggiungeva importanti risultati. La metafora delle carte giuste, con quella bella Coppa del mondo in primo piano, non vale soltanto per l’Italia del Calcio.

Gli “assi nella manica” della Fondazione sono i bandi e le iniziative promosse durante l’anno. Sono 120 gli interventi sostenuti nel 2017 con oltre 15 mln di euro e che hanno coinvolto 395 organizzazioni. A queste si aggiungono le numerose iniziative sostenute al Sud sul tema dell’infanzia tramite i bandi di Con i Bambini. Le iniziative promosse nel 2017 hanno interessato la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, i beni culturali inutilizzati e i terreni incolti, il contrasto alla violenza sulle donne, la promozione di percorsi partecipati di sviluppo locale in particolari aree meridionali, il sostegno delle fondazioni di comunità al Sud e la formazione dei quadri del Terzo settore meridionali. Negli ultimi sei anni, inoltre, la Fondazione ha avviato collaborazioni istituzionali con oltre 100 Enti erogatori, creando un effetto “leva” determinato da un maggior afflusso di risorse per progetti di infrastrutturazione sociale al Sud. Nel 2017, in particolare sono state promosse iniziative e sostenuti progetti in cofinanziamento sui temi dell’infanzia, dei minori stranieri non accompagnati, delle imprese culturali under35, dell’agroalimentare, della comunicazione sociale.

«Sono i dati e le esperienze che ci indicano questa strada – ha spiegato Carlo Borgomeo, che presiede entrambe le organizzazioni – O si lavora insieme, “con” i ragazzi, le famiglie, le scuole, il terzo settore, le fondazioni, le istituzioni, i territori, o saremo ancora fermi ad attendere soluzioni che piovono dall’alto come è avvenuto storicamente per il Mezzogiorno, a lamentarci o rivendicare, a perdere i treni che passano. E al Sud, purtroppo ne passano pochi. Dunque, occorre “giocarsi le carte giuste” capendo che puntare sul Sud è l’unico azzardo possibile, per riprendere lo slogan del bilancio della Fondazione. Sul tema della povertà minorile – prosegue Borgomeo – vorremmo che il concetto di “comunità educante” fosse sdoganato e compreso anche dai non addetti ai lavori, dai ragazzi alle famiglie, dal mondo della comunicazione alle istituzioni locali, perché rappresenta una svolta necessaria per affrontare efficacemente il fenomeno».

A questo proposito, Con i Bambini ha rivolto un invito all’Ordine Nazionale dei Giornalisti a sentirsi parte della comunità educante, accettando una sfida culturale che coinvolge tutti coloro che hanno a cuore il contrasto alla povertà educativa e la crescita dei giovani: scuola, università, istituzioni, famiglie, ragazzi, società civile. È stato avviato un dialogo con l’Ordine per immaginare percorsi comuni di sensibilizzazione.


      

Osservatorio #conibambini

Report con dati comunali e mappe sul fenomeno della povertà educativa in Italia.

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