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Le mappe della povertà educativa in Piemonte

Tag: Asili nidoDisuguaglianze digitaliEdilizia scolasticaIstruzioneMappe

Sono circa 640mila i bambini e i ragazzi che abitano in Piemonte, di cui oltre 120mila nella sola Torino: una fascia d’età che, nell’ultimo anno e mezzo, pur risentendo marginalmente delle conseguenze sanitarie relative al Covid, ne ha ampiamente pagato gli effetti educativi e sociali – restrizioni agli spostamenti e chiusura delle scuole che hanno inciso sulle opportunità di apprendimento e di socialità – e gli effetti economici di una crisi rivelatasi particolarmente dura per i bambini e le loro famiglie.

Edilizia scolastica

Le problematiche poste dal Covid sono in molti casi andate a “stressare” questioni aperte da lungo periodo. Un esempio su tutti è dato dall’edilizia scolastica: il distanziamento in classe, con la necessità di riadattare gli spazi nelle scuole, ha riproposto il tema della condizione del patrimonio edilizio delle scuole.

Tra i vari indicatori, va segnalato come in Piemonte si registri una percentuale di edifici scolastici classificati come “vetusti” (cioè con un’età superiore ai 50 anni) ampiamente superiore rispetto alla media nazionale (17,8%): ovvero il 43,7 % (si va dal 62% della provincia di Alessandria al 33,5% della città metropolitana di Torino).

Ma come cambia l’incidenza del fenomeno all’interno della regione? Possiamo osservare come tutte le province piemontesi superino il dato medio nazionale. Tuttavia tra la città metropolitana di Torino (33,5% di edifici classificati come vetusti) e la provincia di Alessandria (62,3%) c’è una distanza di circa 29 punti percentuali.

Edifici vetusti: nelle province piemontesi dati superiori alla media nazionale
Percentuale di edifici scolastici vetusti nelle province del Piemonte (2018)

DA SAPERE
Un edificio scolastico è classificato come vetusto quando ha più di 50 anni.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Scuole raggiungibili con i mezzi

Un altro tema tornato in primo piano è la questione dei trasporti per raggiungere la scuola, con la necessità da un lato di rispettare le norme anti-contagio e dell’altro di garantire a tutti gli studenti e le studentesse di poter arrivare a scuola facilmente. In questo caso i dati della regione sono largamente superiori alla media nazionale. In Piemonte infatti il 97% degli edifici scolastici è raggiungibile con almeno un mezzo alternativo all’auto privata. Oltre 10 punti al di sopra della media nazionale (86%).

Più del 90% di scuole raggiungibili in tutte le province piemontesi
Percentuale di edifici scolastici statali raggiungibili con mezzi pubblici nelle province del Piemonte (2018)

DA SAPERE
I dati mostrano la percentuale di edifici scolastici raggiungibili da almeno un mezzo pubblico (urbano, scolastico o interurbano) sul totale degli edifici scolastici statali.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Servizi per l’infanzia

L’emergenza Covid ha riacceso l’attenzione pubblica sulla necessità di disporre di una rete capillare servizi educativi per la prima infanzia, non solo per la conciliazione dei tempi familiari messi in forte tensione nella pandemia, ma anche come investimento di lungo periodo sull’occupazione femminile e sull’apprendimento dei bambini nei primi 1.000 giorni di vita.

In Piemonte il livello di copertura potenziale di posti in asilo nido e servizi integrativi per la prima infanzia pubblici e privati è del 30,1%: un dato superiore alla media nazionale (26,9%), ma più basso rispetto ad altre regioni dell’Italia settentrionale. Inoltre, non ha ancora raggiunto l’obiettivo europeo di garantire 33 posti in asilo nido ogni 100 bambini. Allo stesso tempo, questa media regionale risulta fortemente variabile sul territorio, sia da una provincia all’altra che da un comune all’altro. Tra le province piemontesi, spicca sulle altre il dato di Biella, con oltre 39 posti ogni 100 bambini. Anche la provincia di Novara e la città metropolitana di Torino, con circa 33 posti ogni 100 bambini, raggiungono la soglia fissata in sede europea.

Asili nido, in 5 province piemontesi offerta inferiore alla media regionale
Posti per 100 residenti 0-2 in asili nido e servizi per la prima infanzia, nelle province del Piemonte (2019)

DA SAPERE
Il dato misura l’offerta di asili nido e di servizi integrativi per la prima infanzia, nel settore pubblico e in quello privato.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: martedì 6 Luglio 2021)

Connessione

I mesi di didattica a distanza hanno dimostrato il legame tra agenda digitale e contrasto della povertà educativa. Si pensi alla possibilità di seguire la didattica a distanza nei territori con connessioni insufficienti. Sotto questo punto di vista, in base ai dati precedenti l’emergenza, il 61% delle famiglie piemontesi risultava raggiunto da una connessione di banda larga veloce su rete fissa (pari almeno a 30 Mbps, contro una media nazionale del 68,5%). Collocato al 7° posto tra le Regioni italiane per le connessioni ultraveloci (ovvero superiori a 100 Mbps), il Piemonte - con il 37% delle famiglie potenzialmente raggiunte dalla banda larga - si poneva in linea con la media italiana (36,8%), con forti differenze interne: dal 51% della città metropolitana di Torino (il dato medio è innalzato dal capoluogo e dai comuni ad esso limitrofi) al 10% della Provincia di Verbania-Cusio-Ossola (al di sotto della media regionale di 27 punti).

Nella città metropolitana di Torino oltre la metà delle famiglie raggiunta da banda larga ultraveloce
Percentuale di famiglie raggiunte dalla rete fissa con velocità di download pari a 100 Mbps o superiore nelle province piemontesi (2019)

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

Sul sito conibambini.openpolis.it è possibile approfondire l’argomento con grafici e mappe a livello provinciale, comunale e subcomunale.

L’Osservatorio #Conibambini, realizzato da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, fornisce dati e contenuti sul fenomeno in Italia nella modalità di data journalism, in formato aperto e sistematizzati, per stimolare un’informazione basata sui dati. L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti originali.

Osservatorio #conibambini

Report con dati comunali e mappe sul fenomeno della povertà educativa in Italia.

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