Le mappe della povertà educativa in Piemonte
È disponibile il report “Le mappe della povertà educativa in Piemonte” dell’Osservatorio #conibambini, promosso da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Sono in corso in Piemonte 66 progetti per il contrasto della povertà educativa minorile, finanziati per 28 milioni di euro dal Fondo nazionale che vede “alleati” le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum nazionale del Terzo Settore e il Governo, ed è gestito dall’impresa sociale Con i Bambini.
I progetti piemontesi, che mettono in rete oltre 700 realtà del territorio (organizzazioni del Terzo Settore, scuole, enti pubblici e privati), intervengono su vari assi, tra cui il potenziamento dei servizi educativi e di cura dei più piccoli, la prevenzione dell’abbandono scolastico, la promozione del benessere di migliaia di minori, il contrasto al maltrattamento di bambini e ragazzi. Dai doposcuola focalizzati sulle discipline scientifiche agli spazi educativi on demand, dalle iniziative per rafforzare le competenze digitali e relazionali dei bambini ai laboratori genitori-figli, le iniziative in Piemonte hanno una durata media di 35 mesi.
“L’Acri Piemonte ha contribuito in misura maggiore al Fondo nell’ottica di una vera solidarietà nazionale, co-progettando risposte efficaci e innovative a una delle sfide più urgenti di oggi: la povertà educativa, che è anche povertà aggregativa e di socialità della next generation. Ogni euro messo in campo dalle Fondazioni piemontesi, infatti, ha generato un effetto moltiplicatore di 1,6 euro sul territorio e di 5,1 euro nel Paese, attraverso iniziative ‘resilienti’ per un’educazione davvero inclusiva”, dichiara Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT e Presidente dell’Acri Piemonte che, dal 2016 al 2021 ha apportato al Fondo 197 milioni di euro, pari al 32% del totale delle risorse versate dalle Fondazioni (607 milioni di euro).
Il Governo ha recentemente prorogato il Fondo per il 2022 e 2023 (con il decreto legge 23 luglio 2021 n.105), dopo la sperimentazione nel triennio 2016-2018 e la “replica” nel 2019-2021. Il Fondo si è inoltre dotato dell’Osservatorio sulla povertà educativa, realizzato dall’impresa sociale “Con i Bambini” e da Fondazione Openpolis: uno strumento che fotografa e pubblica periodicamente report con dati a livello comunale e sub-comunale (conibambini.openpolis.it).
“Nel 2016, attivando un inedito partenariato pubblico-privato con il Governo e il Terzo settore, le Fondazioni di origine bancaria hanno dato vita al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ha l’obiettivo di contribuire a rispondere alla grande emergenza degli oltre 1,3 milioni di bambini e ragazzi che vivono in condizione di povertà nel nostro Paese – afferma Giorgio Righetti, Direttore Generale Acri – Coinvolgendo l’intera ‘comunità educante’, composta da scuole, Enti locali, organizzazioni del Terzo settore, famiglie e gli stessi studenti, il Fondo ha finora favorito l’attivazione di più di 400 progetti in tutta Italia, finanziati con circa 335 degli oltre 600 milioni di euro messi a disposizione dalle Fondazioni, raggiungendo oltre 500mila minori. Il Fondo rappresenta un programma sperimentale di proporzioni mai viste, che sta iniziando a dare incoraggianti risultati, e che permetterà di individuare policy nazionali per intervenire sul tema del contrasto della povertà educativa”.
“Abbiamo aperto oltre 400 cantieri educativi in tutta Italia, sperimentando, mettendo insieme più di 7.100 organizzazioni, rafforzando le comunità educanti dei territori, con l’obiettivo implicito di fornire al decisore pubblico modelli e buone prassi per il contrasto della povertà educativa – sottolinea Marco Rossi-Doria, Presidente di Con i Bambini – Attraverso l’Osservatorio, inoltre, mettiamo a disposizione di tutti i dati sul fenomeno a livello territoriale e comunale, perché è importante avere contezza della portata di tale fenomeno e saperlo affrontare in un’ottica di sistema, creando alleanze educative tra pubblico e privato sociale, terzo settore e mondo della scuola, enti locali e imprese, famiglie e gli stessi ragazzi, per offrire opportunità concrete a bambini e giovani e un futuro al Paese”.
Il report dell’Osservatorio #conibambini
L’Osservatorio sulla povertà educativa traccia il quadro della povertà educativa piemontese entro cui si inseriscono i progetti: con la modalità di data journalism, periodicamente vengono pubblicati dei report con dati a livello comunale e sub-comunale rivolti a operatori sociali, della comunicazione, media e PA.
Sono circa 640mila i bambini e i ragazzi che abitano in Piemonte, di cui oltre 120mila nella sola Torino: una fascia d’età che, nell’ultimo anno e mezzo, pur risentendo marginalmente delle conseguenze sanitarie relative al Covid, ne ha ampiamente pagato gli effetti educativi e sociali – restrizioni agli spostamenti e chiusura delle scuole che hanno inciso sulle opportunità di apprendimento e di socialità – e gli effetti economici di una crisi rivelatasi particolarmente dura per i bambini e le loro famiglie.
Edilizia scolastica. Il distanziamento in classe, con la necessità di riadattare gli spazi, ha riproposto il tema della condizione del patrimonio edilizio delle scuole. Tra i vari indicatori, va segnalato come in Piemonte si registri una percentuale di edifici scolastici classificati come “vetusti” (cioè con un’età superiore ai 50 anni) ampiamente superiore rispetto alla media nazionale (17,8%): ovvero il 43,7 % (si va dal 62% della provincia di Alessandria al 33,5% della città metropolitana di Torino).
Trasporti. In Piemonte il 97% degli edifici scolastici è raggiungibile con almeno un mezzo alternativo all’auto privata. Oltre 10 punti al di sopra della media nazionale (86%).
Servizi per l’infanzia. L’emergenza Covid ha riacceso l’attenzione pubblica sulla necessità di disporre di una rete capillare servizi educativi per la prima infanzia, non solo per la conciliazione dei tempi familiari messi in forte tensione nella pandemia, ma anche come investimento di lungo periodo sull’occupazione femminile e sull’apprendimento dei bambini nei primi 1.000 giorni di vita. In Piemonte il livello di copertura potenziale di posti in asilo nido e servizi integrativi per la prima infanzia pubblici e privati è del 30,1%: un dato superiore alla media nazionale (26,9%), anche se non ha ancora raggiunto l’obiettivo europeo di garantire 33 posti in asilo nido ogni 100 bambini.
Connessione. I mesi di didattica a distanza hanno dimostrato il legame tra agenda digitale e contrasto della povertà educativa. In base ai dati precedenti l’emergenza, il 61% delle famiglie piemontesi risultava raggiunto da una connessione di banda larga veloce su rete fissa (pari almeno a 30 Mbps, contro una media nazionale del 68,5%). Collocato al 7° posto tra le Regioni italiane per le connessioni ultraveloci (ovvero superiori a 100 Mbps), il Piemonte – con il 37% delle famiglie potenzialmente raggiunte dalla banda larga – si poneva in linea con la media italiana (36,8%), con forti differenze interne: dal 51% della città metropolitana di Torino (il dato medio è innalzato dal capoluogo e dai comuni ad esso limitrofi) al 10% della Provincia di Verbania-Cusio-Ossola (al di sotto della media regionale di 27 punti).
Alcuni progetti attivati in Piemonte nell’ambito del Fondo nazionale
EduFabLab è un progetto selezionato da “Con i Bambini” tramite il Bando Adolescenza. È promosso dall’Istituto Comprensivo Biella 3 con un ampio partenariato. L’idea di base è creare nel Biellese gli EduFabLab (Laboratori per i Fabbisogni Educativi), spazi destinati ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni, grazie ai quali gli adolescenti possano avere gratuitamente accesso a contenuti e servizi educativi e culturali di qualità: in dettaglio, spazi per lo studio, laboratori, musei, impianti sportivi, sportelli di orientamento e supporto psicologico, ma anche attività di formazione/informazione per personale docente e famiglie, da svolgersi presso i Laboratori stessi o le altre sedi messe a disposizione sul territorio dai partner di progetto, a seconda delle necessità e delle esigenze degli utenti, in modalità “on demand”. Gli EduFabLab saranno dunque luoghi fisici di aggregazione, ma anche e soprattutto un’ampia rete di servizi, in cui i bisogni espressi dagli adolescenti e dalla comunità educante potranno incontrare ed essere soddisfatti da una ricca e stimolante offerta di proposte selezionate dai partner.
Alleanze Educative: Bambini Bene Comune: selezionato con il Bando Prima Infanzia, è promosso dalla città di Alessandria con un ampio partenariato ed è attivo su quattro Comuni della provincia. L’obiettivo è sperimentare e implementare un modello di offerta complessiva per le famiglie e l’infanzia, attraverso lo sviluppo di presidi ad alta densità educativa che valorizzino e integrino le risorse presenti sul territorio. Le azioni principali includono l’attivazione di centri famiglia e di un centro estivo rivolto a bambini della fascia d’età 3-5 anni, unitamente alla riqualificazione di alcuni spazi scolastici per prediligere forme di educazione all’aria aperta. Il progetto prevede inoltre di potenziare l’offerta educativa proponendo attività anche in orario extra-scolastico e agendo sulla formazione di insegnanti e operatori del settore. Per quanto riguarda i nuclei famigliari, intende sviluppare piani di accesso agevolato o gratuito ai servizi per la prima infanzia e l’avvio di gruppi di mutuo aiuto.
Storie cucite a mano. Percorsi e azioni per riscoprirsi protagonisti del proprio presente e futuro selezionato con il Bando Nuove Generazioni, è promosso dalla Cooperativa Sociale Educazione Progetto di Torino con un ampio partenariato ed è attivo a Moncalieri (Torino) per la prevenzione del disagio e la promozione del benessere per bambini e bambine tra i 5 e i 14 anni e le loro famiglie. Scuola, servizi, associazioni e cooperative del territorio sperimentano interventi innovativi: laboratori, workshop, spettacoli teatrali e molto altro. Il progetto dà voce alle storie dei minori, anche i più fragili, e garantisce loro la possibilità di riscriverle. Per farlo servono tutti gli elementi di una buona storia: attivare aiutanti ed eroi locali, ridisegnare gli spazi, osservare da diverse prospettive, tessere intrecci per costruire insieme una comunità da favola.
Pari e Dispari è un progetto selezionato con il Bando Nuove Generazioni, ed è promosso dalla Cooperativa Sociale Emmanuele Onlus con un ampio partenariato. Si svolge nella provincia di Cuneo per sostenere le carriere scolastiche più fragili e le funzioni educative della famiglia, promuovendo anche processi inclusivi nella comunità educante. L’intervento favorisce la creazione di una rete tra tutte le scuole partner, le famiglie, i soggetti pubblici e del Terzo Settore per analizzare la situazione delle povertà educativa nei singoli territori e realizzare un patto educativo individuale per ogni bambino. In particolare, mira a rafforzare le competenze dei minori tramite laboratori per il potenziamento delle competenze digitali e relazionali durante l’orario scolastico, formare i docenti sulle nuove metodologie di didattica digitale anche con un meccanismo di scambio di buone prassi. Prevede inoltre di rinforzare i presidi educativi per i bambini delle scuole primarie, facilitando la connessione tra gli operatori, e sperimentare gruppi per l’apprendimento specifico dei minori con bisogni educativi speciali e attività di doposcuola focalizzate sulle discipline STEM. Infine, per i genitori saranno organizzati gruppi di auto-riflessione e attività formative nonché laboratori per genitori-figli per agevolare il cambiamento da un grado scolastico all’altro.