Giornata storica per i ragazzi “fuori famiglia”
Risultato senza precedenti per migliaia di ragazzi in Italia. Nella seduta del 27 novembre, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato all’unanimità l’emendamento alla Legge di Bilancio che dispone un fondo sperimentale di 15 milioni di euro per il sostegno al percorso di autonomia dei giovani “fuori famiglia”, in uscita da comunità per minorenni o percorsi di affido familiare, prevedendo continuità nell’assistenza fino al 21esimo anno di età.
Un traguardo storico che premia il lavoro delle associazioni, in particolare la collaborazione tra Agevolando, Fondazione Domus De Luna e Terra dei Piccoli che hanno dato vita al Comitato nazionale dei neomaggiorenni “fuori famiglia” a cui partecipano due coordinamenti nazionali (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza CNCA e Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento all’abuso e all’infanzia CISMAI) e due associazioni (Progetto Famiglia e SOS Villaggi dei Bambini onlus). Un lavoro sostenuto anche dall’Autorità nazionale Garante infanzia e adolescenza e da altre organizzazioni quali il Coordinamento nazionale comunità per minori CNCM e il gruppo #5buoneragioni.
L’Italia si avvicina così finalmente agli altri paesi europei in ambito di riconoscimento dei diritti di questi giovani. Circa 3.200 ragazzi ogni anno che escono da percorsi di accoglienza in comunità, case-famiglia o famiglie affidatarie. Una proposta che va finalmente a sanare una situazione inaccettabile, che oggi alimenta il circolo vizioso della marginalizzazione e vanifica gli effetti dell’investimento che lo Stato sostiene per promuovere la crescita individuale di ciascun bambino e adolescente senza o fuori famiglia.
L’emendamento è stato presentato e sostenuto dai senatori Mattesini, Ferrara, Amati, Collina, Albano e Fasiolo in stretta collaborazione con la vice presidente della Commissione Bicamerale infanzia e adolescenza Sandra Zampa e con il Sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali Luigi Bobba e la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi.
“Crediamo che forte impulso all’approvazione di questo emendamento sia arrivato grazie alla voce dei ragazzi ‘fuori famiglia’ che attraverso la creazione del ‘Care leavers network’ hanno portato all’attenzione della politica e della cittadinanza le loro istanze”, spiegano le organizzazioni. “Ora, una volta che come ci attendiamo l’emendamento sarà definitivamente approvato dalle due camere, ci aspetta un triennio importante di lavoro a favore di questi ragazzi per rendere strutturale ed efficace questo sostegno dovuto e necessario da parte dello Stato”. Ha commentato la senatrice Donella Mattesini, prima firmataria dell’emendamento: “Ringrazio innanzitutto le associazioni che ci hanno creduto e che hanno avuto la capacità di restituire in modo così efficace alla politica questo problema che necessitava di una soluzione. Una soluzione trovata grazie a una decisa triangolazione con il Governo, che desidero ringraziare ugualmente. Un lavoro comune che ha messo al centro i ragazzi e che con questo risultato ci deve impegnare a fare in modo che vengano emanati in fretta i decreti attuativi una volta approvata definitivamente la legge di bilancio”.