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Cresce l’abbandono scolastico nelle grandi città

Tag: DirittiIstruzione

L’abbandono scolastico negli ultimi 3 anni ha ricominciato a crescere, in particolare nelle grandi città del sud. È quanto emerge dal report dell’Osservatorio povertà educativa #Conibambini, a cura di Openpolis e Con i Bambini. Di seguito un estratto del rapporto.

L’aumento dell’abbandono scolastico sembra essere particolarmente marcata nelle grandi città. Nel 2014 si registravano più abbandoni scolastici nelle città medie e nelle zone rurali; le grandi città erano l’unica area del paese sotto la soglia del 15%.

A distanza di 4 anni il dato si è invertito: le grandi città sono in testa sulla quota di abbandoni (15,3%).

L'informazione più omogenea di cui disponiamo per confrontare l'abbandono nelle grandi città è l'indicatore di "uscita precoce dai percorsi di istruzione e formazione". Un'informazione rilevata al censimento 2011, calcolando la quota di ragazzi tra 15 e 24 anni con licenza media, ma che non frequentano né un corso regolare di studi, né la formazione professionale.

Tra le maggiori città italiane, al censimento quella dove l'abbandono incideva di più era Catania: il 31,1% dei residenti tra 15 e 24 anni aveva lasciato la scuola dopo la licenza media.

Da notare come anche i dati comunali confermino la dinamica nord-sud: ai primi posti per abbandoni scolastici si trovano tutti i grandi capoluoghi del mezzogiorno. Napoli (seconda, 28,1%), Palermo (terza, 25,8%), Messina (quarta, 21,9%). L'unica meridionale sotto la soglia di un abbandono precoce ogni 5 ragazzi è Bari, al quinto posto con il 17,4%.

Allo stesso tempo emerge come al di sotto del 10% nel 2011 si trovassero due città venete (Padova e Verona) e la Capitale, Roma. Padova, con il 7,5%, era quella con minore abbandono secondo quanto rilevato al censimento.

Servono nuovi dati per comprendere quanto incide l'abbandono della scuola

Dati che segnalano almeno due cose. In primo luogo, non va sottovalutata la frattura tra le realtà più urbanizzate e quelle rurali, soprattutto in termini di opportunità educative e di accesso sostanziale all'istruzione. In secondo luogo, emerge come già al censimento 2011 le grandi aree urbane del sud spiccassero per abbandoni, con livelli non troppo distanti da quelli dei comuni a bassa urbanizzazione. Un fenomeno che, alla luce dei dati aggregati, potrebbe essersi addirittura approfondito. Ma solo analisi più aggiornate potranno dirci quanto il problema impatti oggi nelle città del mezzogiorno, e se e quanto si sia esteso in quelle settentrionali.

Su conibambini.openpolis.it è possibile approfondire l’argomento con grafici sulle principali città prese in considerazione.

L’Osservatorio #Conibambini, realizzato da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, fornisce dati e contenuti sul fenomeno in Italia nella modalità di data journalism, in formato aperto e sistematizzati, per stimolare un'informazione basata sui dati. L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l'elaborazione di analisi e approfondimenti originali.

Osservatorio #conibambini

Report con dati comunali e mappe sul fenomeno della povertà educativa in Italia.

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