Un terzo degli alunni (fra gli 8 e i
14 anni) va a scuola senza essere accompagnato da un adulto. Lo
afferma l'Istat riferendo, in occasione dell'avvio dell'anno
scolastico 2017-18, i dati di un'indagine multiscopo del 2014
sugli spostamenti casa-scuola di questa fascia di età.
Sono 200.000 i bambini e i ragazzi che percorrono un tragitto
casa-scuola, entro il chilometro di distanza, da soli o con i
loro pari: il 30,3% del totale.
I ragazzi più grandi (11-14 anni) sono come è ovvio più
indipendenti di quelli più piccoli (8-10 anni), rispettivamente
il 42,5% e il 17,3%. I ragazzi inoltre superano seppure di poco
le ragazze; ammonta al 31,8% la loro quota rispetto al 28,3%
delle coetanee.
Uno degli elementi determinanti, per l'Istat, è la dimensione
demografica del comune di residenza: la percentuale di 8-14enni
che si sposta senza la supervisione di un adulto sale infatti al
42,6% se risiedono in piccoli comuni (fino a 2.000 abitanti). Il
piccolo centro favorisce soprattutto la mobilità indipendente
dei più piccoli (il 79,5% dei bambini) mentre nell'area
metropolitana sono i ragazzi più grandi a muoversi maggiormente
da soli (il 49,7% nei centri e il 73,4% nelle periferie).
È nei grandi comuni (oltre 50.000 abitanti) che è più
penalizzata l'autonomia di bambini e i ragazzi dove soltanto il
22,4% non viene accompagnato a scuola da un adulto.
Alcune condizioni e comportamenti che connotano la vita degli
alunni e studenti e della sua famiglia influiscono sulla
propensione ad andare a scuola da soli: sono il 42,1% tra quelli
che svolgono i compiti in autonomia; il 37% se si lavano e si
vestono da soli; il 31,2% se hanno almeno un fratello o una
sorella. Infine, nelle famiglie che non possiedono un'
automobile, la percentuale raggiunge il 47,7%. (ANSA 14 settembre 2017).