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Nuovo bando: 20 milioni per “spazi aggregativi” dedicati ai minori

A disposizione 20 milioni di euro per la creazione o il potenziamento di “spazi aggregativi di prossimità” per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 17 anni. Il bando scade il 21 aprile.

Rossi-Doria: “Gli spazi aggregativi di prossimità costituiscono i luoghi dove dare parola ad aspirazioni, costruire progetti per organizzare, insieme ai coetanei, la loro realizzazione, imparando facendo, attraverso un dialogo tra pari e con altre generazioni, nutrendo solidarietà e inclinazioni”.

Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha pubblicato un nuovo bando per la creazione o il potenziamento di “spazi aggregativi di prossimitàper i minori tra i 10 e i 17 anni. L’obiettivo è offrire opportunità formative e socializzanti, anche in un’ottica di prevenzione del disagio giovanile, promuovendo il protagonismo e la partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze, lo scambio tra pari e il coinvolgimento della “comunità educante”. Il bando scade il 21 aprile 2022 e mette a disposizione complessivamente 20 milioni di euro.

«È sempre più evidente il ruolo della comunità educante per l’efficacia del contrasto della povertà educativa e per la crescita di ragazzi e ragazze – sottolinea Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini. Nell’accompagnare oltre 400 cantieri educativi nel Paese, mettendo in rete più di 7 mila organizzazioni tra Terzo settore, scuole e istituzioni, abbiamo imparato ancora una volta che i ragazzi e le ragazze non sono “destinatari” bensì protagonisti primi della riconquista del proprio futuro, in particolare nei contesti difficili. Gli spazi aggregativi di prossimità – prosegue Rossi-Doria – costituiscono i luoghi dove dare parola ad aspirazioni, costruire progetti per organizzare, insieme ai coetanei, la loro realizzazione, imparando facendo, attraverso un dialogo tra pari e con altre generazioni, nutrendo solidarietà e inclinazioni».

Le proposte dovranno essere presentate da partenariati composti da un minimo di 3 organizzazioni, di cui almeno 2 di Terzo settore e il Comune in cui verrà realizzato il progetto. Potranno, inoltre, far parte del partenariato il mondo delle istituzioni e dei sistemi regionali di istruzione e formazione. Ogni organizzazione potrà presentare una sola proposta, in qualità di soggetto responsabile, o prendere parte ad una sola proposta in qualità di partner. Fanno eccezione unicamente le amministrazioni locali e territoriali (comuni, regioni, ASL, ecc.), le università e i centri di ricerca che possono partecipare, in qualità di partner, a più proposte.

Saranno valutate positivamente le proposte innovative e flessibili, volte ad arricchire e qualificare l’offerta educativa e culturale dei territori di intervento, garantendo reali possibilità di accesso a servizi di qualità ed eque opportunità di sviluppo delle life skills. Inoltre, si sottolinea, l’assoluta necessità della presenza, fin dalla fase di presentazione della proposta, di un immobile idoneo da valorizzare, attorno al quale il progetto dovrà ruotare e svilupparsi.

Come nei precedenti bandi, anche in questo caso i progetti che saranno selezionati da Con i Bambini prevedono l’introduzione della valutazione di impatto, ovvero una valutazione complessiva dell’efficacia delle azioni realizzate.

Le proposte dovranno essere presentate esclusivamente on-line, tramite la piattaforma Chàiros.

Scenario

I dati dell’Osservatorio #conibambini mettono in evidenza la grande disparità territoriale nel nostro Paese per quanto riguarda la diffusione di centri aggregativi dedicati ai più giovani. Di seguito alcune anticipazioni del report “Giovani al centro. I centri di aggregazione in Italia, tra politiche giovanili e contrasto della povertà educativa” realizzato da Openpolis e Con i Bambini, che sarà pubblicato martedì 18 gennaio su www.conibambini.org e su conibambini.openpolis.it

A fronte di una media nazionale di 11,3 utenti ogni 1.000 minori residenti in Italia, i centri risultano maggiormente diffusi nel Nord-Est, con 26,4 utenti ogni 1.000 minori residenti. Le isole e il Nord-Ovest, rispettivamente con 11,6 e 10,8 utenti, sono in linea con la media nazionale, mentre il Centro ha una copertura inferiore, con 8,1 utenti. Ancora più ridotta è la copertura nel resto del Mezzogiorno, dove si contano 2,4 utenti ogni 1.000 residenti. Eppure, questi spazi rappresentano dei veri e propri presidi territoriali insostituibili nelle politiche di contrasto della povertà educativa e nel favorire la crescita delle comunità educanti sul territorio. Soprattutto nella fase di uscita dall’emergenza pandemica, il ruolo ricoperto da questi centri diviene ancor più cruciale.

Scarica il bando

Osservatorio #conibambini

Report con dati comunali e mappe sul fenomeno della povertà educativa in Italia.

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