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Il premio Bottari Lattes Grinzane incontra gli studenti di Scampia

 

Il Premio Bottari Lattes Grinzane, insieme con Caterina Chinnici, ha incontrato gli studenti delle scuole di Scampia, Napoli (presso ), per riflettere sui temi della legalità e ricordare la figura di Rocco Chinnici (padre di Caterina) ideatore del pool antimafia, che diede una svolta decisiva nella lotta alla mafia, assassinato da Cosa Nostra trentacinque anni fa (29 luglio 1983). L’incontro che si è tenuto venerdì 18 maggio presso l’Istituto Alberghiero Vittorio Veneto è stato organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes in collaborazione con la Fondazione CRC, ente che collabora e sostiene il Premio per il triennio 2017-2019 e con la libreria La Scugnizzeria. Adolfo Ivaldi, presidente della Fondazione Bottari Lattes e Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC, hanno portato al pubblico i loro saluti e ringraziamenti. A stimolare la riflessione e a rendere omaggio a una personalità di rilievo nella lotta all’illegalità e nel contrasto alla criminalità organizzata è stato il reading-incontro tratto dal libro di Caterina Chinnici, È così lieve il tuo bacio sulla fronte (Mondadori, 2013), recentemente trasposto in fiction su Rai Uno. Caterina Chinnici, divenuta ella stessa giudice e a sua volta impegnata nella lotta contro la criminalità organizzata, ha portato una diretta testimonianza sui temi della legalità e ha raccontato ai giovani la vita della sua famiglia prima della tragedia e come, dopo il lutto, lei con i suoi fratelli e la madre abbiano ripreso a vivere, arrivando a perdonare.

Gli attori Cristiana Dell’Anna (che nella fiction ha interpretato Caterina Chinnici) e Paolo Giangrasso (che ha prestato volto e voce al magistrato Giovanni Falcone) hanno dato vita alle intense parole del libro È così lieve il tuo bacio sulla fronte.  Molto coinvolgenti le parole di Caterina Chinnici agli studenti presenti in sala. “I giovani sono il vero motore del cambiamento. Partendo dalle piccole cose, tutti insieme possiamo essere la trasformazione della realtà. Gli ostacoli possono essere visti come stimoli per fare di più e meglio.  Voi ragazzi avete la possibilità di costruire la bellezza, perché la prima potenzialità del nostro Paese siete voi con la vostra intelligenza e i vostri talenti, accompagnati da una forte volontà di cambiamento. Stabilite con totale libertà quale è il vostro sogno e poi lanciatevi, per fare sì che il vostro sogno diventi realtà e concreto. Ho voluto raccontare mio papà come persona normale, come lo siamo noi e voi, con le nostre peculiarità e fragilità. Come lui, ciascuno di noi può dare un contributo per fare emergere la bellezza invece che la bruttura, per fare cambiare le situazioni negative”. L’incontro è stato moderato dal libraio Rosario Esposito La Rossa, da sempre attivo in un territorio segnato da problemi di criminalità e disagio, spacciatore di cultura che ha aperto la libreria Scugnizzeria a Scampia e Melito (Napoli), dove da oltre quarant’anni mancava uno spazio dedicato ai libri.

Più di cento gli studenti presenti in sala. Oltre a quelli dell’Istituto Alberghiero Vittorio Veneto, erano presenti gli alunni del Liceo Classico, Scientifico, Linguistico e delle Scienze Umane Elsa Morante e dell’Istituto Statale Istruzione Superiore Melissa Bassi.

“Quando con la nostra libreria creiamo progetti per e con i bambini e i ragazzi – commenta Rosario Esposito La Rossa – cerchiamo sempre di agire senza giudizi, senza giudicare la famiglia e il luogo di appartenenza, facendoci guidare da tre parole chiave: aggregazione (per stare insieme), formazione (per imparare) e produttività, per imparare a creare anche con le mani, che al giorno d’oggi non si usano più. Coinvolgiamo i bambini e gli adolescenti non solo con i libri, ma anche attraverso il teatro, il cinema, i giochi intelligenti e insegnando loro a creare oggetti come libri, quaderni e giochi”

Continua a spiegare Esposito La Rossa: “A Napoli è scoppiata l’emergenza baby gang, paranze di bambini criminali. Noi di questi bambini ci preoccupiamo, ma di loro non ci occupiamo mai. Delle vittime innocenti collaterali delle ultime guerre di camorra noi, intellettuali, scuola, Stato, non ne abbiamo cura. Li condanniamo perché sono figli di gente che andava a sparare, figli di mamme che hanno goduto dei soldi della camorra. Fin quando questi bambini non diventeranno la nostra priorità poco cambierà. Tra Scampia e Melito, abbiamo aperto un centro didattico per bambini, si chiama La Scugnizzeria, la casa degli Scugnizzi. Qui abbiamo deciso di sporcarci le mani di non credere ai bambini che dicono che i loro genitori lavorano sulle navi da crociare, di non credere ai bambini che ci dicono che vanno in vacanza in Grecia e invece non ci vanno proprio. Qui, in un locale di 140 metri quadri, abbiamo aperto la prima libreria di Scampia e Melito. Ci sono voluti 40 anni per aprire una libreria in un’area che ha 30 mila studenti. Prima bisognava fare 8 fermate della metro, 10 chilometri, oggi tra i nostri scaffali regna l’editoria terrona, i libri sospesi come il caffè, le case editrice indipendenti, i prodotti provenienti dai terreni confiscati alle mafie. Protagonisti sono i bambini che frequentano, animano, rendono utili i nostri spazi e i nostri sacrifici. Non è facile, anzi è difficile, è complicato, avere a che fare con i figli di chi ha ammazzato mio cugino Antonio Landieri, vittima innocente di camorra, ucciso il 6 novembre del 2004 a Scampia, il primo disabile ucciso dalle mafie. Ma forse Antonio avrebbe voluto che questi bambini non facessero la stessa fine dei papà, 41 bis, fine pena mai. A chiacchiere sono bravi tutti, per questo vi invitiamo a vedere con i vostri occhi, vi invitiamo a toccare con mano la realtà di Scampia che sta cambiando. Perché potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera”.

“Le parole e la testimonianza di vita di Caterina Chinnici sono un seme prezioso lasciato sul percorso di crescita dei tanti ragazzi che oggi hanno avuto l’opportunità di incontrarla e ascoltarla. Il Premio Bottari Lattes Grinzane rappresenta un’occasione davvero importante di crescita culturale e personale per le giovani generazioni, a cui la nostra Fondazione è orgogliosa di contribuire”, commenta Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC. “Insieme alla lettura di libri o all’ascolto di lectio magistalis – spiega Adolfo Ivaldi –, il Premio Bottari Lattes Grinzane ogni anno vuole offrire qualcosa di più, non solo sul piano culturale e letterario, ma anche come impegno civile e sociale. Come quest’anno, con il progetto a Scampia, nato dall’amicizia con Rosario Esposito La Rossa, formidabile esempio di operatore culturale, impegnato nel tentativo non particolarmente facile di recupero dei giovani. Editore e scrittore, cultore della legalità, la cui capacità di aggregazione ha dato risultati notevoli nel catturare l’attenzione dei ragazzi di periferia per riportarli a una vita più normale e dignitosa. Così Rosario è diventato parte importante e integrante del Premio stesso e una delle venticinque giurie che decidono il vincitore del Germoglio è stata istituita proprio presso La Scugnizzeria. Così abbiamo deciso di dare un forte segnale di partecipazione e solidarietà culturale e umana, organizzando a Scampia un importante evento nella speranza di consolidare l’inizio di una forte collaborazione. Aver scelto come tema il libro di Caterina Chinnici, in memoria del padre magistrato Rocco Chinnici, ritengo sia una scelta giusta e opportuna, ancora oggi, con i problemi di criminalità e diffusione della droga tra i giovani, sempre di triste attualità”.

Tre le autorità presenti in sala: Anna Maria Palmieri (’Assessore Politiche Sociali – Comune di Napoli), Maria De Marco (Consigliere Municipale – Comune di Napoli), Carlo Borgomeo (Presidente Fondazione con il Sud), Alfonso Cantarella (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana), Enzo Todaro (presidente Associazione Giornalisti Salernitani), Olimpia Pasolini (Dirigente Scolastica dell’Istituto Alberghiero Vittorio Veneto). L’incontro si inserisce nell’ambito delle iniziative collaterali al Premio letterario internazionale Bottari Lattes Grinzane, da sempre attento a coinvolgere gli studenti sui temi della contemporaneità attraverso la narrativa e la letteratura italiana e internazionale. In linea con gli intenti della Fondazione Rocco Chinnici, l’appuntamento intende fornire un contributo alla formazione di un tessuto sociale intriso di quella cultura della legalità per la quale Chinnici si batteva e che è il presupposto per il contrasto alle mafie e alla “mafiosità”. Il prossimo appuntamento del Premio Bottari Lattes Grinzane sarà in autunno, con le giornate dedicate ai i finalisti 2018. Sabato 20 ottobre, presso il Castello di Grinzane Cavour nelle Langhe (Cn), i 400 studenti delle giurie scolastiche italiane esprimeranno in diretta il loro voto per proclamare il vincitore 2018 tra: Yu Hua (Cina) con Il settimo giorno (Feltrinelli; traduzione di Silvia Pozzi); Andreï Makine (Russia) con L’arcipelago della nuova vita (La nave di Teseo; traduzione di Vincenzo Vega); Michele Mari con Leggenda privata (Einaudi); Viet Thanh Nguyen (Vietnam) con I rifugiati (Neri Pozza; traduzione di Luca Briasco); Madeleine Thien (Canada) con Non dite che non abbiamo niente (66thand2nd; traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini).

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Info: 0173.789282 – eventi@fondazionebottarilattes.it

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