Mamme proteggete i vostri figli dalla malavita, salvateli, a Napoli si può
Ponticelli, periferia Est di Napoli esempio di contrasto alla povertà educativa minorile attraverso la scuola. E’stata proprio la scuola, quella che vive nelle periferie napoletane, che guarda ai ragazzi come una risorsa, la protagonista della quarta tappa della manifestazione nazionale #Conibambini- Tutta un’altra storia. L’incontro si è svolto al cinema Ponticelli, un luogo simbolo di lotta alla camorra, dove i ragazzi possono guardare a un futuro diverso attraverso il cinema, dove è possibile rifugiarsi per sfuggire alle sirene della periferia. Una struttura che ogni anno ospita anche artisti del calibro di Ken Loach e Toni Servillo grazie all’impegno di Arci Movie e FILMaP. Sono 500 i ragazzi del quartiere che hanno partecipato all’evento e che hanno ascoltato un’altra storia, come quella che ha raccontato l’attore e scrittore Salvatore Striano che, da ex camorrista, è riuscito a riscrivere la sua vita. “Spero con la mia presenza di poter trasmettere il valore della scuola e i pericoli della strada- ha spiegato Striano a margine dell’incontro di Ponticelli- Spero di riuscirci raccontando le mie esperienze di vita che, disgraziatamente, mi hanno visto protagonista in negativo avendo praticato la malavita. Spero anche di riuscire a esprimere ciò che so e infine di poter raccontare ciò che ero, ciò che sono in modo da dare agli altri una spinta positiva per riscattarsi da una situazione difficile. In una città come Napoli dove regnano disoccupazione, dispersione scolastica, delinquenza, bande, c’è bisogno per prima cosa di esempi positivi. Se ci riuniamo tutti quanti per spiegare il fenomeno delle baby-gang, dobbiamo in prima battuta ammettere le nostre responsabilità, avendo cura di non puntare il dito contro i giovani che sono le vere vittime di questa triste realtà, per poi cercare insieme di migliorare i punti strategici frequentati dai nostri giovani: scuola, piazze, discoteche, quartieri con più artisti, eventi culturali, poliziotti educativi educatori, assistenti sociali, ma soprattutto più mamme coraggiose che chiedano aiuto quando avvertono che un proprio figlio si trova in pericolo. È a loro – ha chiosato- che mando il messaggio: proteggete i vostri figli dalla malavita, scegliete per loro la strada dello sport, della scuola, della cultura. Salvateli. A Napoli si può”.