Non c’è futuro senza giovani. A Milano per parlare di povertà educativa e periferie
Scommettere sui giovani, con bambini e ragazzi per costruire il futuro di questo paese. E’ insieme che si deve avviare un percorso di cambiamento, per ridurre le distanze, le periferie. Sono i concetti emersi in occasione della terza tappa della manifestazione nazionale #Conibambini- Tutta un’altra storia che si è svolta lo scorso 29 gennaio a Milano, presso l’Auditorium Fondazione Cariplo e organizzata dall’omonima Fondazione, insieme all’impresa sociale Con i Bambini e la mediapartnership di Smemoranda.
Una giornata articolata, partita con i saluti di Giuseppe Guzzetti presidente di Cariplo che ha spiegato, tra le altre cose, come a Milano circa 13 mila minori vivono ai margini, mentre Carlo Borgomeo presidente di Con i Bambini ha sottolineato l’importanza di contribuire a migliorare il futuro di questo paese dando opportunità ai giovani, ma soprattutto attraverso programmi di contrasto alla povertà educativa che vedono i destinatari come protagonisti. Durante la prima parte della giornata è andata in scena la pièce teatrale “Aspettando il tempo che passa” scritta con i ragazzi del carcere minorile di Airola, nell’ambito del progetto “Palcoscenico della legalità” coordinato da Giulia Minoli.
Dopo lo spettacolo e il commento degli attori è andata in scena la seconda parte della giornata, con gli interventi del giornalista sportivo Pierluigi Pardo che ha sottolineato come lo sport deve e può unire, così come l’attrice Sarah Maestri ha raccontato che attraverso il rugby e il gioco di squadra si può vincere e reagire alla propria condizione di disagio. Lo scrittore Gianni Biondillo ha fatto una fotografia delle periferie milanesi, delle sue povertà ma anche delle buone pratiche messe in campo per combattere il fenomeno della povertà educativa minorile. In chiusura Irene Coletti disegnatrice di Smemoranda ha presentato una tavola fatta durante la giornata che verrà donata ai ragazzi del carcere minorile di Airola con la scritta: “Grazie ai ragazzi di Airola per averci dato la libertà di sognare”. Ha condotto la giornata la giornalista Valeria Ciardiello.